Roaming zero accordo UE


L’accordo preliminare raggiunto, secondo le autorità europee, promette che il concetto di “roam-like-at-home sia sostenibile per le persone e per le aziende, assicurando il rientro delle spese e mantenendo la competitività fra i mercati nazionali all’ingrosso”. Dal 15 giugno, secondo quanto emerso dal dibattito fra le autorità, la tariffa massima wholesale per le chiamate sarà ridotta dai 5 centesimi a 3,2 centesimi al minuto, mentre gli SMS avranno un tetto massimo di 1 centesimo, dimezzato rispetto agli attuali 2 centesimi. Per quanto riguarda il traffico dati, aspetto più dibattuto, l’Europa ha previsto un piano quinquennale a scalare per i prezzi all’ingrosso a partire da giugno: dal tetto di 50 euro per GB attuali si scenderà bruscamente ai 7,7 euro, inferiore agli 8,5 euro per GB proposto dalla Commissione Europea e ai 10 euro proposti dal Consiglio ma superiore a quello auspicato da alcuni paesi del Nord e dell’Est europei. Da gennaio 2018 la soglia scenderà a 6 euro per GB, per raggiungere i 4,5 euro per GB nel 2019, i 3,5 euro per GB nel 2020, i 3 euro per GB nel 2021, i 2,5 euro per GB all’inizio del 2022.
Nel corso degli anni la Commissione condurrà un’analisi del mercato all’ingrosso, così da verificare che tutto si svolga secondo le attese, senza scossoni per operatori e consumatori.Resta da capire, sottolineano i piccoli operatori e i MVNO, come sia possibile realizzare l’azzeramento dei costi di roaming senza alcuna conseguenza sui consumatori e sulla competitività nel momento in cui le tariffe al dettaglio in numerosi paesi europei si aggirano intorno a 1-2 euro per GB e la soglia massima per il traffico all’ingrosso fissata nell’accordo le superi di gran lunga.