gli antivirus non sempre bastano


Per tenere al sicuro il proprio Pc dalle minacce che si possono incontrare soprattutto quando si naviga nel web, un buon programma antivirus è indispensabile: lo si installa, e immediatamente ci si sente più sicuri.

È questo, più o meno, il pensiero della maggior parte degli utenti. Premurandosi di adottare un antivirus, ritengono di potersi considerare ragionevolmente al riparo da ogni pericolo.

Secondo Malwarebytes, azienda produttrice della popolare soluzione antimalware, questo modo di ragionare è pericolosissimo, perché la realtà sarebbe molto diversa: in molti casi, gli antivirus sarebbero inefficaci.

Le affermazioni di Malwarebytes si basano sui dati raccolti dal programma antimalware stesso, e in particolare su uno: il 39,18% di tutti i malware rimossi dal software è stato trovato su macchine dove erano operativi due o più antivirus tradizionali, che hanno evidentemente fallito nel loro compito di rilevamento.

C’è di più: nel 39,16% dei casi, non si trattava di programmi distribuiti insieme al sistema operativo, ma di soluzioni di terze parti tenute generalmente in alta considerazione.

«I risultati mostrano chiaramente» – spiega Marcin Kleczynski, CEO dell’azienda – «che le soluzioni antivirus tradizionali oggigiorno sono inefficaci e, soprattutto, che gli utenti che si affidano unicamente a queste piattaforme antivirus si espongono a rischi sconosciuti».

«Le antiquate tecnologie antivirus» – prosegue Kleczynski – «non sono più sufficienti a proteggere dalle cyberminacce più sofisticate. È importante che gli utenti e le aziende lo capiscano prima di cadere vittime del prossimo attacco».

Il rapporto specifica anche che le minacce più diffuse (e che sfuggono agli antivirus tradizionali) al giorno d’oggi sono i ransomware Hidden Tear e Cerber, cui si accompagnano le botnet IRCBot e Kelihos. Non mancano comunque i trojan, con Fileless e DNSChangermalware a guidare la classifica dei più diffusi e sfuggenti.

Fonte: ZEUS News